È tempo di aggiornamento, innovazione e soprattutto inclusione. A dircelo è proprio Proximity Care con la sua linea di progetto “Mapping Disability” dedicata, come suggerisce il nome, a uno sforzo di mappatura della disabilità nei territori della Garfagnana, dell’Alta Versilia e della Media Valle del Serchio. La sfida che si sono posti i coordinatori di questa linea progettuale (Elena Vivaldi, docente di diritto costituzionale, e Luca Gori, ricercatore di diritto costituzionale) è creare una linea di comunicazione più strutturata tra le istituzioni, le associazioni di terzo settore, le persone con disabilità e le loro famiglie per migliorare la qualità di vita di chi, con la disabilità, ci convive ogni giorno.
Da qui, prende le mosse l’iniziativa che avrà luogo in data 29 e 30 novembre 2024. Il programma inizia nel pomeriggio di venerdì 29, alle ore 15:30, presso Palazzo Boyl a Pisa, dove si terrà il seminario “Tecnologie, innovazioni e buone prassi per l’inclusione e l’autonomia” durante il quale sono previsti gli interventi di Elena Vivaldi, Simone Frega, Marcello Carrozzino, Simona Crea, Sara Carmosino, Emilio Trigili. A seguire, presso la sede della Scuola Superiore Sant’Anna, si procederà alla visita dell’installazione “Storie in movimento”, un’esperienza altamente immersiva che impone ai partecipanti una riflessione su come sia mettersi nei panni degli altri.
Sabato 30 novembre, alle ore 9:00, sempre presso la sede centrale della Scuola, è previsto un momento di riflessione e confronto sul tema della disabilità durante la tavola rotonda “Buone prassi ed esperienze a confronto per innovare le politiche per le persone con disabilità, a partire dalle aree interne”, cui seguirà la presentazione del libro “Scomodo, Il mio percorso ad ostacoli” di Tommaso Fanucci.
Due giorni, questi, fortemente dimostrativi dell’impegno mostrato dalla Scuola Superiore Sant’Anna nella ideazione e messa in atto del progetto Proximity Care, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e degli altri partner, che vuole dare voce ai bisogni di tutti, indistintamente, e invitare il sistema a pendersene cura proprio a partire dalle aree più remote della Toscana.